
Hobbes
"L'uomo è lupo per gli altri uomini"
Vita
(Malmesbury in Inghilterra, 1588-1679)
Dopo gli studi universitari, Thomas Hobbes divenne precettore presso molte
famiglie inglesi, tra cui tra cui quella reale, che seguì in esilio a Parigi
durante la dittatura di Cromwell. Compì numerosi viaggi in Europa ed in uno di
questi conobbe Galilei, di cui era fervido ammiratore; tornata al trono la dinastia
regale, anche a Hobbes fu possibile rientrare in patria dove percepì una
abbondante pensione che gli garantì l'indipendenza finanziaria e la possibilità
di dedicarsi totalmente ai propri studi. Opere principali: Il Leviatano; Elementa philosophie.
Pensiero
Secondo Hobbes, è inutile tentare di indagare le sostanze che trascendono la materia, in quanto esistono solamente i corpi e il loro movimento. Ogni cosa è da ricondurre a fatti meccanici sperimentabili (influenzato dagli studi galileiani), gli unici fatti che possiedono, nella loro purezza matematica, il grado di verità epistemica (certa e incontrovertibile). Anche l'anima è materiale e meccanica, in quanto le idee sono solo la conseguenza di azioni meccaniche esterne al pensiero. Non esistono idee innate ma l'idea prenderebbe forma in conseguenza di una serie di attività cinetiche, riconducibili alla meccanica della materia cerebrale
La conoscenza dell'uomo avviene attraverso le informazioni che raccongono i sensi dal mondo esterno e che vengono trasformate in immagini dal cervello. Le idee si manifestano nel mondo reale attraverso le parole; infatti l'uomo associa le idee alle parole in modo convenzionale ed arbitrario, il che dimostra che non esiste una stretta causalità tra l'essenza di un una cosa con la parola corrispondente. Hobbes arriva alla conclusione che le relazioni che si instaurano tra i pensieri entro il linguaggio sono trattabili in termini di addizione e sottrazione ed ogni operazione mentale è riconducibile ad un'aritmetica di segni: l'affermazione è un'addizione di termini, la negazione una sottrazione. Più affermazioni addizionate tra loro, portano ad una deduzione; quindi ragionare vuol dire computare, calcolare e matematizzare i segni semantici.
Nello studio degli aspetti sperimentabili della realtà rientra anche la politica e Hobbes analizza l'umanità nell'assenza di ogni struttura sociale affermando che lo stato di natura dell'uomo è la guerra di tutti contro tutti, e che ogni uomo è lupo per gli altri uomini; Infatti ogni uomo aspira a soverchiare il suo prossimo e l'unico sistema che può porre un limite a questa situazione di anarchia è il "patto sociale" che porta inevitabilmente alla costituzione di uno stato sovrano; attraverso questo patto gli uomini rinunciano quindi alla loro assoluta libertà individuale e si affidano ad un uomo o ad un gruppo di uomini che li possano guidare, cancellando il caos e facendo confluire le molteplici volontà contrastanti dei singoli uomini in una sola volontà regolamentatrice; lo stato diventa il Leviatano, il mostro biblico, un Dio mortale appena al di sotto del Dio immortale. La pace e la prosperità sono conseguibili solamente attraverso la forma dello Stato assoluto che si fonda su principi incontrovertibili quali l'indivisibilità del potere sovrano, il dovere di obbedienza dei sudditi; la superiorità dello Stato sulla legge, etc
- Tutto è materiale. La conoscneza
avviene attraverso le sensazioni ricevute dal mondo esterno ed eleborate dal
cervello in immagini, da noi espresse con il linguaggio
- I ragionamenti (relazioni tra idee)
avvengono tramite addizzioni e sottrazioni di termini. Il ragionamento si
riduce ad un calcolo linguistico
- L'uomo
è per sua natura ostile agli altri (Homo homini lupus) e per stare in società deve
rinunciare a parte della libertà, per obbedire alle regole dello Stato sovrano