Locke

"Dove non c'è legge, non c'è libertà"


Vita

(Wrington in Inghilterra, 1632-1704) Divenuto professore di greco e di retorica ad Oxford, John Locke si dedicò in seguito alla politica, trasferendosi in Olanda, dove organizzò l'avvento sul trono d'Inghilterra di Guglielmo d'Orange. Il pensiero di Locke fu alla base di quella concezione liberale moderna che si affermerà nella rivoluzione americana e francese. Opere principali: Saggio sull'intelletto umano; Saggio sulla tolleranza.


Pensiero

Ispirato dalla tradizione empiristica inglese, Locke critica l'idea cartesiana di innatismo (tesi che sosteneva che fossero innate quelle idee che avevano il carattere dell'evidenza), in quanto la mente umana nasce vuota e priva di ogni conoscenza; all'origine la mente umana è come una "tabula rasa" e tutte le idee si sviluppano con il tempo a partire dall'esperienza che si basa su due fonti: la sensazione, che deriva dal senso esterno (vista, tatto,...) e la riflessione, che deriva dal senso interno (atti del pensare, volere,...).

Le idee prodotte da queste due attività danno vita rispettivaemnte alle "idee semplici" che sono chiare, distinte e indefinibili (non si definisce l'idea di giallo, la si può solo sperimentare); in una fase successiva queste idee possono essere combinate in modo vario, producendo così le "idee complesse" (prodotto della libera azione della mente al contrario di quelle semplici che si impongono a noi); inoltre Locke fa la distinzione tra due tipi di percezioni che ogni oggetto ci fornisce: le "qualità primarie" che sono percezioni oggettive, che coincidono con la materia (la forma, il numero, l'estensione nello spazio) e "qualità secondarie" che sono percezioni soggettive, che riceviamo da un oggetto (gusto, il colore, la consistenza).

Dato che la nostra mente non ha a disposizione altro che le idee prodotte dall'esperienza, l'uomo non può che arrivare ad una conoscenza limitata al solo rapporto tra le idee; Locke distingue tre livelli di conoscenza: intuitiva (la mente percepisce l'accordo o il disaccordo tra due idee in modo immediato: il cerchio non è quadrato), dimostrativa (la mente riconosce l'accordo o il disaccordo di due idee non immediatamente ma rincorrendo ad altre idee: procedimenti deduttivi) e sensitiva (relativa alle cose che formano il mondo esterno). Locke ritiene inoltre che il linguaggio non abbia alcun collegamento diretto con la natura delle idee espresse, ma costituisca solamente i segni convenzionali attribuiti a determinate idee e stati d'animo (il pensiero esisteva anche prima che gli uomini imparassero a parlare).

Diversamente da Hobbes e alla sua idea di "homo homini lupus", Locke ritiene che l'uomo non nasca naturalmente in conflitto con gli altri uomini, ma anzi ne ricerchi l'aiuto e la compagnia. Il primo nucleo sociale è la famiglia che poi diviene Stato; il patto sociale che gli uomini stringono tra loro formando lo Stato, non è una restrizione arbitraria delle libertà individuali, allo scopo di impedire la naturale anarchia, ma una condizione in cui anche lo Stato è garante nei confronti di tutti i cittadini. Quindi l'esercizio del potere dovrà difendere i diritti naturali degli uomini che oltre alla vita e alla libertà, riguardano anche il diritto alla proprietà privata, fondato sul lavoro personale e sul legittimo possesso dei sui frutti. Secondo Locke uno dei motivi principali per il quale gli uomini si assoggettano ad un governo è la salvaguardia della loro proprietà. Per evitare che la maggioranza diventi tirannia sarà comunque necessario tenere ben distinti il potere legislativo, quello esecutivo e quello giudiziario. L'idea è quella di non esimere chi fa le leggi dal rispettarle, e per fare ciò, i tre organi autonomi devo esercitare un reciproco controllo a garanzia dei principi democratici. Sempre nell'ambito della sua visione democratica e liberale, Locke è un sostenitore della divisione tra potere statale e potere della Chiesa; inoltre indica come indispensabile il rispetto delle diversità e la buona abitudine alla tolleranza in particolare per le varie forme di culto.

  • Non ci sono idee innate ma la mente è come un "Tabula rasa", su cui nel tempo si formano le idee 
  • Le idee si dividono in semplici (se nascono dall'esperienza) e complesse (quando nell'atto del pensare si associano idee semplici) 
  • Proveniendo unicamente dall'esperienza, la conoscienza è limitata al solo rapporto tra le idee (non vi sono altre possibilità di conoscenza) 
  • L'uomo è un animale sociale e stipula un patto con lo Stato, per difendere i propr idiritti come la proprietà privata e il lavoro (Liberismo) 
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